
L’accessibilità domestica è uno dei valori fondamentali di una casa. Spesso, però, l’attenzione è rivolta altrove e ci dimentichiamo di approfondire questo argomento quando decidiamo di acquistare o riammodernare una casa. Le ristrutturazioni riguardano altro, guardiamo verso il rifacimento dei balconi.
Ci occupiamo dei soffitti e dei pavimenti a giusta causa perché questi elementi meritano attenzione. Non puoi comprare casa con un bagno da rifare. E non puoi pagare una ditta per ristrutturare un appartamento senza valutare un buon piano per rivedere impianti luce e acqua: per i prossimi 20 anni non dovrai preoccuparti.
E poi esistono delle soluzioni per rifare gli impianti senza rompere i muri di casa: possiamo sfruttare questa soluzione? Mentre tutti questi passaggi si accavallano passa di vista l’accessibilità della casa. Non oggi, ecco cos’è e perché dovresti occupartene subito. Delegando i lavori di adeguamento sempre a ditte specializzate.
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Cos’è l’accessibilità domestica, definizione
Con questo concetto intendiamo la possibilità che offre un’abitazione di essere usata da tutti, anche da soggetti che hanno ridotte capacità motorie e sensoriali. Quindi non si tratta solo di raggiungere la proprietà ma anche di entrarvi e utilizzare degli spazi in condizioni di sicurezza e autonomia. Spesso questo concetto viene affiancato a quello di disabilità grave, come ad esempio la presenza di una persona con sedie a rotelle.
Di conseguenza passa in secondo piano agli occhi di chi non è interessato direttamente. Ma bisogna sempre valutare che esiste una legge specifica (13/1989) che impone a chi progetta i luoghi pubblici e/o comuni, tipo l’accesso condominiale, di renderli fruibili da tutti. Inoltre l’accessibilità domestica riguarda anche l’avanzamento dell’età e la presenza di persone anziane nel nucleo familiare. Un aspetto che bisogna valutare quando, ad esempio, si decide di acquistare casa per ritirarsi a vita comodo dopo la pensione.
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I problemi tipici delle vecchie abitazioni
Di solito il problema non si pone per le case di nuova fattura, dove architetti e ingegneri devono rispettare determinate norme che impongono l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il punto riguarda soprattutto – ma non solo – le abitazioni di vecchia fattura. Tipo quelle che si trovano nel centro storico delle città.
Un centro storico che spesso è abitato da persone anziane che hanno sì la proprietà di queste case. Che sono belle ma scomode, spesso senza ascensore. E dove è addirittura impossibile pensare di poterne aggiungere uno perché la struttura non è pensata per alloggiare un vano. Senza dimenticare che spesso tutto diventa ancora più difficile se c’è un interesse storico, con relativo vincolo, da parte della Sovrintendenza.
I benefici fiscali per l’accessibilità domestica
Non tutti sanno che i lavori che permettono a una casa di adeguarsi dal punto di vista dell’accessibilità hanno diversi vantaggi fiscali ed economici. Come suggerisce il sito dell’Agenzia delle Entrate, infatti:
La 234/2021 (legge di bilancio 2022) ha introdotto una nuova agevolazione, valida solo per le spese sostenute nel 2022, per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti.
In sintesi, con questo tipo di lavori si ha diritto a una detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate, quindi fatturate e descritte in modo chiaro, che sono state affrontate tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2022.
Gli interventi per aumentare l’accessibilità
Una ditta specializzata in lavoro di ristrutturazione, restauro e manutenzione delle abitazioni può aiutarti a intervenire sull’accessibilità delle vecchie case dove è possibile in base a permessi e condizioni strutturali. Ma quali sono gli interventi necessari in queste circostanze? Ecco alcuni lavori comuni in molti casi.
Barriere verticali
Di sicuro il primo tipo di ostacolo che puoi superare grazie a dei lavori di adeguamento è quello relativo alle barriere verticali. Ovvero tutte quelle che ti impediscono di procedere su scale e piani differenti. Avere la possibilità di affiancare uno scivolo a una rampa o una soluzione automatizzata (ascensore, montacarichi, sedia con binari) è indispensabile per ridurre le barriere architettoniche e consentire a tutti di fruire della casa.
Chiusure e strettoie
Gli accessi alla casa e la dimora stessa hanno bisogno di quest’attenzione: bisogna eliminare tutto ciò che impedisce il libero spostamento. In primo luogo nella cucina, dove gli spazi di manovra sono spesso minimi.
Anche cancelli e portoni devono essere limitati dove necessario e strutturati in modo da permettere di accedere e muoversi senza particolari problemi. Anche se si procede con passeggini e carrozzelle.
Pericoli e fiamme
Nel momento in cui si progetta una cucina per persone diversamente abili, o per anziani, si può valutare la possibilità di rendere più sicura la zona dove sono presenti fiamme. Oppure, se possibile e solo in alcuni casi, si lavora con i fornelli a induzione dove il fuoco è assente. D’altro canto bisogna lavorare anche su altri pericoli, quindi quando si fa il rifacimento bagno si valutano tutte le necessità per i sanitari e relativi appoggi.
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Perché lavorare sull’accessibilità della casa?
A prescindere dalle questioni e dai vincoli legali, questo fronte è indispensabile per avere una qualità della vita migliore a prescindere dalla presenza di una persona diversamente abile. Una casa accessibile è accogliente anche per chi ha un bambino piccolo da portare a spasso con il passeggino o un anziano da accudire.
Una casa che risponde i parametri dell’accessibilità ha anche un valore superiore sul mercato e può essere venduta facilmente. O comunque con una velocità maggiore. Vuoi maggiori informazioni sui lavori di adeguamento degli edifici per eliminare le barriere architettoniche già presenti? Contattaci subito.