
Chi può chiedere il bonus ristrutturazioni? Prima di capire se rientri tra i beneficiari, procediamo con ordine. Cos’è il bonus ristrutturazioni? È un contributo che ti consente di ricevere una detrazione fiscale del 50% sulle spese per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria in condominio o in edifici singoli.
La detrazione è divisa in quote annuali dilazionate in 10 anni. Il bonus ristrutturazioni – prorogato dalla Legge di Bilancio fino al 31 dicembre 2020 – dà un rimborso Irpef per le spese sostenute fino a 96.000 euro.
Ma adesso analizziamo tutte le caratteristiche di questo strumento. Oltre a chiarire chi può chiedere il bonus ristrutturazioni, scopriamo come funziona la detrazione fiscale per le restaurazioni e lavori in casa.
Argomenti dell'articolo
Come funziona il bonus ristrutturazioni
Per quali lavori spetta la detrazione al 50%? Un elenco delle spese ammesse dal bonus ristrutturazioni è presente sulla guida dell’Agenzia delle Entrate che distingue tra interventi in condominio e abitazioni singole.
Elenco spese ammesse
La detrazione al 50% spetta per lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia svolti sulle parti comuni residenziali o sulle singole unità immobiliari residenziali. Questo di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze. Poi co no gli interventi:
- Indispensabili alla ricostruzione o al ripristino dopo eventi calamitosi.
- Finalizzati alla creazione di autorimesse o posti auto.
- Atti alla cablatura degli edifici e a ridurre l’inquinamento acustico.
- Per il risparmio energetico e l’installazione di vetri anti-infortunio.
- In ottica antisismica come opere per la messa in sicurezza statica.
- Di bonifica dall’amianto e opere per evitare gli infortuni domestici.
- Per la sicurezza domestica ad esempio, la sostituzione del tubo del gas).
- Per la rilevazione del gas, installazione corrimano e sostituzione porte interne.
- Dedicati all’abbattimento delle barriere architettoniche.
- Che prevedono misure volte a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi (come
- Cancelli.
- Videocamere.
- Grate.
- Porte blindate.
- Casseforti.
Spese secondo Agenzia delle entrate
- Spese per la progettazione e altre prestazioni professionali connesse.
- Costi per prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento.
- Spese per la messa in regola degli edifici, per perizie e sopralluoghi.
- Compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi.
- Imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni.
- Oneri di urbanizzazione, IVA e le denunzie di inizio lavori.
- Altri costi connessi alla realizzazione degli interventi.
- Adempimenti stabiliti dal regolamento degli interventi agevolati.
Chi può chiedere il bonus ristrutturazioni
Chi sono i beneficiari del bonus ristrutturazioni 2020? Prima di scendere nel dettaglio è bene specificare che possono richiedere l’incentivo tutti i contribuenti che sono soggetti al pagamento dell’Irpef anche se non sono residenti in Italia. Inoltre, a richiedere la detrazione al 50% può essere il proprietario dell’immobile ma non solo.
Per ottenere il bonus ristrutturazioni, e ammortizzare le spese necessarie ai lavori in casa, basta essere titolare di un diritto reale sull’edificio e sostenere le spese per la sua ristrutturazione e, quindi, tra i beneficiari rientrano:
- Proprietari o nudi proprietari.
- Titolari di un diritto reale.
- Locatari o comodatari.
- Soci di cooperative divise e indivise.
- Imprenditori per gli immobili non beni strumentali o merce.
- Soggetti che producono redditi in forma associata:
- Società semplici
- In nome collettivo
- In accomandita semplice
- Soggetti a questi equiparati
- Imprese familiari),
Quest’ultimo punto è da considerarsi alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali. Ecco chi sono i beneficiari del bonus ristrutturazioni ma c’è dell’altro: ad avere diritto alla detrazione è anche il coniuge convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento e il componente dell’unione civile.
Rientra tra i destinatari anche il coniuge separato assegnatario della casa intestata all’altro coniuge. Invece, chi esegue i lavori in proprio può chiedere la detrazione solo per le spese di acquisto dei materiali.
Cosa succede per i condomini?
In relazione agli interventi sulle parti comuni, la detrazione spetta al condomino nella quota che gli compete. A condizione che sia versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
In caso di vendita dell’immobile in cui sono stati svolti gli interventi agevolati il venditore può decidere di continuare a beneficiare delle detrazioni non usate o trasferirle all’acquirente a patto che sia una persona fisica. Se non ci sono comunicazioni specifiche il trasferimento è automatico.
Cosa accade se c’è un decesso?
Le quote residue della detrazione passano agli eredi dell’immobile. Se i lavori sono svolti dagli inquilini o comodatari, questi possono continuare a ricevere la detrazione al termine del contratto d’affitto o di comodato.
Come fare bonifico per bonus ristrutturazione
Dopo aver identificato chi può chiedere il bonus restaurazioni 2020 ti i dico che è obbligatoria la tracciabilità dei pagamenti. Devi, quindi, utilizzare un bonifico bancario o postale parlante e specificare causale del versamento, ovvero bonifico per lavori edilizi che danno accesso alla detrazione prevista dall’art. 16-bis del Dpr 917/1986. Ma anche:
- Codice fiscale del beneficiario della detrazione.
- Codice fiscale o Partita Iva del beneficiario del pagamento.
I lavori si possono pagare anche con un finanziamento. In questa situazione a richiedere il bonus restaurazioni 2020 è la società finanziaria. Quest’ultima si incarica anche di effettuare il versamento all’impresa sempre attraverso bonifico bancario o postale, indicando il titolare dell’agevolazione fiscale, che deve conservare la ricevuta del bonifico fatta dalla società finanziaria al fornitore.
Come puoi richiedere la tua detrazione
La richiesta del bonus ristrutturazioni deve essere fatta durante la compilazione della dichiarazione dei redditi e indicare i dati catastali inerenti all’immobile. Per usufruire del bonus del 50% è indispensabile inserire anche gli oneri sostenuti nel Modello 730 o nel Modello Redditi. In alternativa alla detrazione fiscale?
I contribuenti possono optare – entro il 2020 – per lo sconto in fattura e la cessione del credito ottengono subito il rimborso per le spese sostenute direttamente in fattura dal fornitore o dagli istituti finanziari.
Per approfondire: cessione del credito ristrutturazione con Ecobonus
Chi può chiedere il bonus ristrutturazioni
Ti ho spiegato come funziona il bonus restaurazioni 2020. Una risorsa importante per ristrutturare casa e risparmiare. Tu sai già chi può chiedere il bonus ristrutturazioni? Hai ancora qualche dubbio?