
Le prese USB a muro sono una comodità per molte case e uffici. Grazie a questa soluzione puoi collegare i tuoi dispositivi mobile, tipo smartphone e tablet, per una rapida ricarica. Inoltre puoi aggiungere degli snodi per avere più cavi adatti a diverse apparecchiature. Questo è molto utile se vuoi creare un punto di recharge.
Ma è necessaria questa soluzione quando si rifà l’impianto o si tratta di un beneficio rivolto a pochi? Chi ha bisogno delle prese USB e in che modo si può risolvere questa richiesta adatta agli appassionati hi-tech?
Anticipiamo quest’ultima condizione: di sicuro un restauro a regola d’arte può essere l’occasione giusta per rivedere l’impianto elettrico e aggiungere le prese a muro con porta USB. E solo un’azienda specializzata in edilizia privata può assicurarti un lavoro completo, specifico ed efficace. Vuoi scoprire i dettagli?
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Cosa sono le prese USB a muro
Con questo termine intendiamo dei dispositivi elettrici che permettono di alimentare telefoni cellulari, tablet e altro ancora attraverso la porta USB. Questi ingressi sono spesso utilizzati come sostituto delle tradizionali prese elettriche per diversi motivi. In primo luogo permettono di alimentare gli strumenti digitali.

Il classico dock con diverse prese USB.
Non hai la necessità di un adattatore o un caricatore esterno. In questo modo non c’è più bisogno di vari dispositivi, basta un cavetto per avere tutto sempre in perfetta carica. E puoi collegare anche una stazione di ricarica per gli smartphone, i tablet e i dispositivi che hanno bisogno di essere collegati alla presa elettrica.
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A chi serve questa soluzione
Oggi chiunque può aver bisogno di installare prese USB a muro. Potrebbe essere una necessità specifica per uffici o aree di lavoro in casa. Ma anche in cucina o in salotto può far comodo una presa USB a muro e lo stesso vale per la zona ludica in cui spesso si installano smart TV e altri dispositivi elettronici. Gli usi sono diversi e molto dipende dal tipo di porta USB che decidi di montare sulle pareti della tua abitazione.
Quali prese USB a muro usare?
Molto dipende dalle necessità della tua situazione. In linea di massima è possibile avere delle prese a muro con doppio utilizzo: il classico slot per le spine degli elettrodomestici – da decidere poi se abbiamo bisogno di una soluzione normale o una per lavatrici o frigoriferi – più quello con porta USB. Che può essere di sola ricarica.
Oppure si può aggiungere una soluzione utile per il trasferimento dati, come ad esempio immagini o musica, adatta solo a usi specifici. E con una struttura che ne giustifichi la presenza. Inoltre si può valutare la possibilità di aggiungere porte per micro USB o per le USB-C che hanno delle forme differenti: dipende dalle necessità.
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Come montare le prese a muro USB
Bisogna precisare un punto: questo lavoro di sostituzione delle prese normali con le porte USB può essere fatto con risultati migliori, sia in termini funzionali che estetici, nel momento in cui si lavora sul rifacimento dell’intero impianto elettrico. Così è facile valutare la presenza di determinati punti di carica nell’intera abitazione.
D’altro canto è vero che se vogliamo solo aggiungere una presa USB per la ricarica elettrica l’operazione è abbastanza semplice. Soprattutto se non vogliamo alterare l’equilibrio delle varie prese nell’appartamento, in azienda o al lavoro. Per installare una presa USB nel muro devi seguire una serie di passaggi.
In primo luogo dovrai acquistare un modello adatto alla cassetta che vuoi modificare e spegnere l’alimentazione elettrica dal contatore generale prima di installare la presa USB. Questo è un punto decisivo che non devi dimenticare: solo così riuscirai a operare e procedere in totale sicurezza.
Tolta l’energia, puoi aprire la scatole delle prese e collegare quella USB ai cavi presenti rispettando il cablaggio indicato dal produttore. Incastra la presa USB nella mascherina, chiudi e riattiva la corrente per una prova.