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Qui trovi una serie di approfondimenti dedicati al mondo dell’edilizia. Ecco gli articoli che parlano di come comprare, costruire e ristrutturare casa.

Cessione del credito ristrutturazione con Ecobonus

Stop alla cessione del credito ristrutturazione

Con la cessione del credito per ristrutturazione e lo sconto in fattura era possibile riqualificare casa spendendo poco. Questo è stato definito grazie al Decreto Rilancio convertito in legge. Il provvedimento offriva l’opportunità di cedere le detrazioni per i lavori di ristrutturazione. Gli sgravi riguardavano anche altri aspetti:

  • Ecobonus.
  • Sismabonus.
  • Superbonus del 110%.

C’era la volontà di rilanciare l’edilizia in seguito alla crisi generata dalla pandemia da Coronavirus. Così anche per i meno abbienti potevano svolgere lavori di ristrutturazione casa usufruendo dello sconto in fattura e la cessione del credito ristrutturazione. Oggi questa misura non è più attiva, dal 2024 non c’è più la cessione del credito.

Fine della cessione del credito

Già nel 2023 il superbonus ha avuto un depotenziamento con passaggio al 90% e stop alla cessione del credito, quindi alla possibilità di ottenere dei vantaggi sostanziali per le ristrutturazioni. Nel 2024 si passa al 70%.

E solo per i lavori che riguardano i condomini. Tutto è riportato nel DL 11/2023 e le motivazioni sono chiare: troppo impegnativo per lo stato, i problemi di contabilità hanno spinto lo Stato a rivedere queste misure.

Ecobonus 110%, una definizione

Anche se queste misure non sono più attive, è giusto ricordare come funzionava l’Ecobonus 110% che ti aiutava nei lavori do ristrutturazione e adeguamento. Il Decreto Rilancio (DL n. 34/2020) con i suoi articoli 119 e 121 metteva a disposizione diverse scelte a favore del beneficiario. Queste erano le opzioni a tuo favore:

  • Cedere il bonus al fornitore dei lavori con uno sconto in fattura.
  • Sfruttare la detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi in 5 anni.
  • Scegliere la formula di cessione del credito ad altri soggetti.

Chi erano i soggetti citati nell’ultimo punto? Azienda a cui commissioni gli interventi, banche e altri istituti finanziari. Ci sono due modalità per cedere il credito se decidi di usufruire dell’Ecobonus 110%. Le opzioni:

  • Deve essere almeno del 30% sullo stato di avanzamento dei lavori.
  • La seconda deve essere almeno il 60% dell’intervento.

Per saperne di più sulla cessione del credito relativo ai tuoi lavori di ristrutturazione in casa e avere l’Ecobonus 2020 basta collegarsi al sito web dell’Agenzia delle Entrate. Ti ricordo che attualmente non è più in vigore.

Leggi anche: bonus ristrutturazione, come usare i vantaggi

Cos’è la cessione del credito?

Facciamo chiarezza sulla cessione del credito, altro aspetto non più presente. Sai di cosa si tratta? È un accordo in cui il cedente trasferisce a un altro soggetto – il cessionario – il suo credito verso un debitore di cui non si ha necessità del consenso ma basta che sia avvisato. Il credito può essere trasferito ad aziende, banche ed altri istituti.

Per chiarire la definizione di cessione del credito facciamo un esempio: Luigi vuole ristrutturare casa e si rivolge all’impresa di Salvatore per svolgere i lavori. Ma Luigi ha diritto al bonus ristrutturazione 2020.

Quindi è titolare di un credito da parte dello Stato e può decidere di cederlo a Salvatore. In questo modo lo Stato rimborsa direttamente Salvatore e la sua impresa invece di Luigi, ovvero chi ha commissionato i lavori.

Cessione del credito ristrutturazione con Ecobonus: i documenti

La cessione del credito ristrutturazione e la detrazione fiscale al 110% coinvolgevano i lavori svolti dal 1° luglio 2020. Infatti la cessione era prevista per gli interventi che prevedevano l’installazione di sistemi fotovoltaici e tutti gli interventi di riqualificazione energetica. Ma anche quelli antisismici già supportati dal Sismabonus.

Il problema di truffe e frodi

Cosa succede se la cessione del credito ristrutturazione presenta irregolarità? Se si scopre (e viene accertato dall’Agenzia delle Entrate ed Enea) che la detrazione anche parziale in capo al contribuente non è dovuta questa viene recuperata con un importo superiore più interessi. La cessione del credito ristrutturazione era indebita?

In questo caso la quota verrà recuperata dal soggetto o fornitore che lo ha ottenuto ingiustamente. L’importo sarà maggiorato da sanzioni. Il problema però è stato diverso: non si è trattato di semplici irregolarità, in molti casi è stato riscontrato un meccanismo malsano che ha portato a truffe allo Stato intorno ai 6 miliardi di euro.

Per approfondire: quali sono i punti essenziali per ristrutturare casa?

La tua ristrutturazione casa

In questo articolo ti ho spiegato come funzionavano la cessione del credito e i bonus per i quali è previsto. Oggi sono soluzioni non più previste dall’ordinamento dello Stato ma non per questo è impossibile risparmiare sui lavori di rifacimento facciate e balconi condominiali, ristrutturazione casa e manutenzione straordinaria. Vuoi maggiori informazioni sui benefici fiscali che sono rimasti e che ti permettono di risparmiare? Contattaci subito.

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