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Qui trovi una serie di approfondimenti dedicati al mondo dell’edilizia. Ecco gli articoli che parlano di come comprare, costruire e ristrutturare casa.

Quando, come e perché rifare un impianto elettrico?

Come e perché rifare un impianto elettrico?

Spesso si parla di altri aspetti quando si affronta il tema manutenzione casa o del condominio. Si pensa, ad esempio, a rifare le facciate o i balconi. Magari si ragiona sulla possibilità di impermeabilizzare il tetto o cambiare gli infissi. Magari puntando anche all’ottimizzazione energetica. Sono aspetti decisivi per la salute dell’immobile ma lo stesso vale quando si parla di rifare l’impianto elettrico. Perché è così importante?

Semplice, attraverso l’impianto elettrico passa l’energia necessaria per fare tutto e l’ottimizzazione di questa rete che passa nelle mura di casa riguarda l’efficienza, la sicurezza, il risparmio di chi abita tra le quattro mura di casa o dell’appartamento. Vuoi sapere qualcosa in più su quest’opera di manutenzione?

Cos’è il rifacimento impianto elettrico

Con questo termine intendiamo tutte le operazioni che consentono di rinnovare l’apparato che consente di portare l’energia elettrica in una casa, in un palazzo o in un condominio. Nello specifico parliamo di operazioni che consentono di cambiare – in totale sicurezza e rispettando tutte le norme relativa all’impianto elettrico vigenti in Italia – quadri elettrici, cavi, interruttori, salvavita, tubi e guaine, dorsali e terminali.

Il lavoro, nella maggior parte dei casi, prevede anche un’attività di muratura anche se in alcuni casi è possibile evitare di rompere le pareti. Il lavoro deve essere svolto seguendo la legge 5 marzo 1990, n. 46, e dalle sue successive evoluzioni (Testo Unico dell’Edilizia) che regolano la sicurezza degli impianti elettrici, idrici e della fornitura del gas. Inoltre bisogna avere la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico.

Da leggere: quando fare la ristrutturazione condominiale

Quando rifare l’impianto elettrico?

Ci sono una serie di messaggi chiari che ti consentono di capire che l’impianto elettrico va rifatto. Ad esempio noti cali improvvisi di tensione, la corrente salta in continuazione e addirittura ti rendi conto che quando usi determinati elettrodomestici senti odore di plastica bruciata. Il campanello d’allarme arriva quando noti scintille nel momento in cui attacchi le prese: vuol dire che è arrivato il momento di cambiare impianto elettrico.

Come risparmiare sulla bolletta dell'energia elettrica

Come risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica? Rifacendo l’impianto!

Ciò ti consente di evitare problemi seri. Ma quando conviene rifare l’impianto elettrico di una casa? In primo luogo dovrebbe essere riorganizzato e aggiornato ogni volta che si eseguono lavori di ristrutturazione importanti. Soprattutto se sono passati più di 10/15 anni dall’ultima volta che è stato affrontato questo punto.

Manutenzione ordinaria o straordinaria?

Stai pensando: il rifacimento dell’impianto elettrico è manutenzione ordinaria o straordinaria? La domanda è sostanziale perché cambiano i permessi necessari per iniziare i lavori ma anche i bonus che puoi ottenere per ammortizzare la spesa. Ebbene? Il rifacimento dell’impianto elettrico è manutenzione straordinaria.

I lavori di ammodernamento degli impianti, – compreso quello dell’acqua e del gas – rientrano nella sfera delle opere che non riguardano la semplice manutenzione giornaliera anche perché in alcuni casi è necessario:

  • Operare sulla muratura.
  • Sollevare i pavimenti.
  • Intervenire sulla controsoffittatura.

Quindi le attività da effettuare godono della relativa agevolazione. E sono da sommare anche gli interventi accessori per terminare l’intervento principale. Come sottolinea l’Agenzia delle Entrate, infatti:

Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, ai fini della detrazione è possibile considerare anche le spese per la messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 – ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71).

Perché rifare l’impianto elettrico?

Di sicuro rifare l’impianto elettrico non è un lavoro quotidiano, quindi si affronta nel momento in cui si decide di lavorare su più elementi della casa. Ma perché dovrei pensare seriamente a un rinnovo?

In primo luogo per la sicurezza, cambiare l’impianto vuol dire evitare il corto circuito e tutti i rischi di avere cavi scoperti, rosicchiati o rovinati dal tempo. Inoltre abbiamo visto che le soluzioni datate rischiano di mettere in pericolo la vita stessa delle persone dato che possono provocare scintille quando si inserisce una presa.

Un impianto elettrico di nuova generazione, inoltre, ti fa risparmiare nel tempo e hai tutto ciò che serve per evitare dispersioni, sbalzi di corrente e tutto ciò che ti fa capire che ormai è arrivato il momento di cambiare.

Per approfondire: quanto costa ristrutturare una facciata del condominio?

Come muoversi in questi casi

Avere un impianto elettrico non a norma può avere conseguenze anche gravi. Di sicuro abbassa il valore della casa e non ti permette di vivere con serenità i tuoi spazi. Quindi stai pensando a come rifare l’intera struttura per portare energia elettrica in casa. A questo punto avvertiamo: non è un lavoro da poter fare in autonomia.

Questo non solo perché si tratta di un’attività complessa e pericolosa, ma anche perché se vuoi ottenere il rispetto della normativa bisogna superare una serie di standard difficili da rispettare in autonomia. Questo vale sia per avere un lavoro perfettamente a norma, sicuro ed efficace, sia per ottenere i bonus impianto elettrico.

Vuoi beneficiare della detrazione ed effettuare i lavori con professionisti certificati, in grado di seguirti in ogni passaggio per ammodernare l’impianto elettrico della tua casa o dell’intero condominio? Contattaci subito.

 

1 Commento

  1. Teresa

    su ha detto  

    Per rifare e mettere a norma impianto elettrici, quindi manutenzione straordinaria, ai fini della detrazione 50% e bonus mobili,, bisogna presentare pratica in comune? O e’ sufficiente Autocertificazione da conservare con inizio e fine lavori

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